
Vento apparente
Il vento apparente è il vento percepito in movimento, ed è quello che conta davvero per far funzionare le vele.
Navigando a vela si percepisce un vento che in realtà non è il vento reale, cioè il vento che si percepirebbe se fossimo fermi, ma si percepisce un vento detto vento apparente, questo tipo di vento è la combinazione vettoriale fra il vento reale è il vento che genera il moto dell'imbarcazione.
Immagina di andare in bicicletta.
• Quando sei fermo, senti solo il vento reale, cioè quello che soffia nell’ambiente.
• Quando inizi a pedalare, anche se non c’è vento, senti comunque l’aria sul viso: quello è il vento apparente.
• Se soffia vento contro di te mentre vai in bici, lo senti più forte (vento apparente = vento reale + tua velocità).
• Se invece vai nella stessa direzione del vento, lo senti più debole (vento apparente = vento reale – tua velocità).
Ora immagina la barca a vela.
• Il vento reale è quello che soffia sul mare.
• Quando la barca si muove, crea il proprio “vento” dovuto alla sua velocità.
• Il vento apparente è la combinazione tra il vento reale e quello generato dal movimento della barca.
• È questo il vento che la vela “sente” e su cui si regolano le vele per navigare al meglio.

A barca ferma, vento apparente e reale coincidono, ma appena la barca si muove le cose cambiano. Vediamo come, a seconda delle andature. Diamo qui per scontato che l’intensità del vento sia media, in modo tale da non dover “scaricare” pressione lascando vele e carrello.
Vento apparente di bolina stretta
Quando si naviga di bolina stretta (30° rispetto alla direzione reale del vento) il vento apparente soffia più forte e più ruotato verso prua rispetto alla sua direzione reale. Per questo le vele dovranno essere cazzate al meglio, con il carrello ben spostato sopra vento.
Vento apparente di bolina larga
Se si naviga di bolina larga (45° rispetto alla direzione reale del vento), il vento apparente sarà più forte della sua reale intensità e ruotato verso prua, ma in modo minore rispetto alla bolina stretta. Le vele dovranno essere cazzate al punto giusto, non troppo strette.
Vento apparente al traverso
Quando si naviga al traverso (90° rispetto alla direzione del vento reale) Il vento apparente in questo caso sarà ancora più forte del reale in intensità e ruotato verso prua. Le vele andranno lascate fino a che non “trillano” per poi recuperare le scotte di qualche centimetro. Il carrello potrà essere lasciato al centro o di poco sottovento: questa andatura, normalmente, è la più veloce.
Vento apparente al lasco e al gran lasco
Quando si naviga con vento che proviene da oltre 90° rispetto alla barca, si parla di lasco (convenzionalmente fino a 120°) e poi di gran lasco (fino a 160/170°). Il vento apparente sarà di minore intensità rispetto al reale (perché stiamo avanzando nella direzione del vento) e sarà ruotato più verso prua rispetto alla sua direzione reale. Le vele saranno lasche al punto giusto, il carrello sottovento. In queste condizioni, è ideale utilizzare un gennaker o un asimmetrico su una barca da crociera.
Vento apparente di poppa
Se stiamo navigando in poppa a filo (180° rispetto alla direzione reale del vento) più veloci andiamo e meno il vento reale premerà sulle vele perché il vento di avanzamento va sottratto a quello reale. La vela va lasciata il più possibile, con vento leggero e medio è difficile tenere la vela aperta al massimo. Come direbbero gli inglesi, “very challenging”! Per questo tipo di andatura, c’è una vela “démode”… Lo spinnaker, di cui vi parleremo prossimamente!