Spinnaker

Lo spinnaker vanta una lunga storia. Si dice che lo yacht «Niobe» di W. Gordon sia stato il primo a farne uso durante una regata, nel 1965. Ma da dove deriva il nome di questa vela? Alcuni ritengono sia una storpiatura di «Sphinks», nome di una bella imbarcazione il cui proprietario, H. Maudsley, nel 1965, vinse una regata proprio grazie alla nuova vela; i marinai, guardando stupiti la velatura di questo yacht, il cui nome già pronunciavano erroneamente «Spinks», avrebbero chiamato «spinker» l’attuale spinnaker. Altri invece pensano che questo nome derivi da un’affermazione dello skipper del «Niobe»; sembra, infatti, che costui alla vista della vela a riva abbia detto: «that’s the sail to make her spin» (questa è la vela che la farà correre). Di qui spin-maker, poi spin-naker, fino all’attuale spinnaker.

Come si regola uno spinnaker

Elenchiamo le operazioni necessarie, poi entreremo nel dettaglio:

a) altezza del tangone;

b) apertura – chiusura tangone;

c) punto di scotta.

Innanzi tutto ricordiamo che il tangone serve per creare un punto fisso (mura) e per regolare la vela a seconda delle diverse andature, inoltre deve essere posto in modo da far sì che lo spi sia il più distante possibile dalla randa per ottimizzarne la resa. In regata, pertanto, è consigliabile utilizzare un tangone della massima lunghezza consentita.

a) Si deve regolare il tangone in modo che le due bugne siano sempre alla stessa altezza e che esso sia ortogonale con l’albero. Posizioni diverse e superiori ai 18° dalla posizione ortogonale ne ridurranno la lunghezza effettiva del 15%. Però, con vento molto leggero e con onda, la mura più bassa permetterà di avere una vela più stabile e pronta all’ingresso del vento.

b) Il tangone deve essere sempre ortogonale al vento apparente, tranne che con venti molto leggeri, quando sarà un poco più aperto per facilitare il gonfiarsi della penna, e con venti molto forti ed onda, quando sarà un poco più chiuso per tenere più stabile la barca.

c) Nelle andature di lasco il punto di scotta deve essere il più a poppa possibile; con andature più larghe questo può essere portato in avanti in modo da avere lo scarico e la forma della balumina maggiormente sotto controllo.