
Angoli fondamentali
- Angolo di attacco
- Angolo di incidenza (angolo al vento)
- Angolo di sbandamento
- Angolo di deriva (scarroccio)
- Angolo di apertura della vela (sail trim)
- Angolo del timone
In vela, l’angolo di attacco è l’angolo formato tra la direzione del vento apparente e la corda della vela (cioè la linea immaginaria che unisce il punto di attacco della vela sull’albero con il punto di scotta, o angolo inferiore della vela).
Dettagli:
• Quando l’angolo di attacco è ottimale, la vela lavora come un’ala e genera la massima portanza.
• Se l’angolo è troppo piccolo, la vela “strozza” (non prende vento e non genera forza).
• Se l’angolo è troppo grande, la vela entra in stallo e perde efficienza, con flusso turbolento e poca portanza.
In pratica, regolare bene l’angolo di attacco significa cazzare o lascare la vela in base alla direzione del vento apparente, per ottenere la miglior propulsione possibile.
Un altro angolo importante in vela è l’angolo al vento, detto anche angolo di incidenza del vento rispetto alla barca.
Angolo al vento:
È l’angolo tra la direzione della prua e la direzione del vento apparente. Questo angolo determina l’andatura su cui si trova la barca, ad esempio:
• 0° - 30°: Invelabile / Zona morta (non si può navigare direttamente controvento)
• 30° - 45°: Bolina stretta
• 45° - 60°: Bolina larga
• 60° - 90°: Traverso
• 90° - 135°: Lasco
• 135° - 180°: Poppa
Angolo di sbandamento:
È l’angolo di inclinazione laterale della barca rispetto alla verticale, causata dalla forza del vento sulle vele.
Angolo di deriva (scarroccio):
È l’angolo tra la direzione in cui è orientata la barca (prua) e la direzione effettiva del movimento sull'acqua.
Angolo di apertura della vela (sail trim):
È l’angolo di apertura della vela rispetto all’asse longitudinale della barca (cioè quanto è cazzata o lascata).
Angolo tra timone e scafo
Quanto viene ruotato il timone rispetto all’asse della barca.